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Cura e Salute

Ponfi, pustole, rigonfiamenti cutanei. Quando preoccuparci?

Una delle più grandi preoccupazioni del proprietario di un cane (carlino o no) è rappresentato dalla scoperta di un ponfo, una neoformazione cutanea che si palesa tra le dita, quando si accarezza il cagnolino.

In questo articolo cerco di spiegarti quali potrebbero essere le cause più frequenti in caso di neo-formazioni cutanee nel cane, in base alle caratteristiche e localizzazione.

Ponfi e pustole alle labbra, pieghe del naso e zampe del carlino: quando preoccuparci?

Quante volte ti capita di vedere dei piccoli ponfi rossi nella zona delle labbra, mento, pieghe del naso e zampe del tuo Carlino?

Beh sappi che se ti capita troppo spesso, stai facendo qualcosa di sbagliato e quindi sei tu la causa.
Si, perché in realtà, molto dipende da come lo alimenti e lo curi.

La faccia del tuo carlino è una delle zone più delicate, sia a causa delle pieghe abbondanti e quindi spesso umide, che per una riduzione delle difese immunitarie a cui è soggetto.

Il naso schiacciato, così carino nasconde delle gravi malformazioni, di cui abbiamo ampiamente parlato in questo articolo con il Dott. Roberto Bussadori.
La scarsa funzionalità respiratoria porta il tuo cane ad avere una ridotta ossigenazione dei tessuti, fatto che si esprime con una riduzione della capacità di difesa, soprattutto in quelle zone dove la pelle è maggiormente sollecitata da altro, come l’umidità della saliva, il contatto continuo con batteri patogeni (il cane annusa per strada e può incontrare di tutto).

In una condizione di salute questi batteri sono facilmente contrastati, nella loro crescita dalla microflora cutanea che riesce a tenere sotto controllo, insieme al sistema immunitario, la situazione.

Diversamente, si può instaurare una sovracrescita di microrganismi patogeni che possono portare a piccole formazioni purulente o infiammatorie.

I batteri si incistano nel bulbo pilifero oppure nella cute direttamente creando dei ponfi. L’umidità eccessiva porta ad una riduzione del film idrolipidico protettivo della pelle e a squilibri batterici.

In questo caso si possono evidenziare ponfi rosa rossastri, di dimensioni variabili da molto piccoli fino alla dimensione di un pisello o più.

Capitano soprattutto quando:

  • persiste una condizione di eccessiva umidità della parte
  • si attua una alimentazione troppo carica di scorie, provenienti da cibi commerciali secchi (sempre troppo ricchi in carboidrati complessi per l’apparato digerente del carlino che è, pur sempre, un carnivoro)
  • si utilizzano prodotti troppo aggressivi per la pulizia di bocca e pieghe cutanee del naso (come disinfettanti a base di clorexidina, salviettine ad uso umano o veterinario non adatte).

Queste forme, di solito, regrediscono nel giro di qualche giorno, da sole.

Possono essere più o meno dolenti ed essere localizzate anche a livello delle dita, nelle zone interdigitali che subiscono, il più delle volte, lo stesso destino della bocca: umidità eccessiva, scorretta igiene, ricercata attraverso l’uso di prodotti che azzerano la flora batterica cutanea buona.

Cosa fare in caso di presenza di ponfi a livello del mento, labbra e zampe?

Se sono molto frequenti, è bene rivalutare tutta la gestione del cane, a partire dall’alimentazione che deve essere composta da alimenti poco lavorati (quindi il più possible freschi e non industriali) di alta qualità nutritiva con poche scorie e pochi carboidrati complessi.

Se si utilizzano salviette umidificate a base di clorexidina, o non totalmente naturali, ad uso umano o per neonatiabbandonare immediatamente questa pratica.

Se i ponfi sono a livello delle zampe è possibile che siano dolenti e che il cane zoppichi.

In questo caso è fondamentale recarsi da veterinario per escludere la presenza di corpi estranei come forasacchi (in periodo primaverile estivo) o altro.

Se si ha la certezza che non possa essere un corpo estraneo (perché è inverno o perché non si è portato fuori il cane in zone dove sia possibile questo incidente) fare bagni alla zampa colpita con acqua tiepida e sale un paio di volte al giorno e asciugare bene.

Mettere gel d’aloe con un calzino affinché il cane non si lecchi rallentando la guarigione.

Di solito la situazione si risolve nel giro di una settimana, se non si risolve è sempre bene affidarsi al proprio medico che valuti l’opportunità di fare terapie più aggressive.

È sconsigliato utilizzare pomate a base di antibiotici o cortisonici (senza prescrizione o visita medica) perché riducono ancora di più le difese immunitarie e, se possono aiutare nella situazione contingente, arrecano danno a lungo termine.

Per le pustole o ponfi a livello della faccia, l’indicazione è quella di disinfettare con acqua agli ioni d’argento una volta al giorno fino a che non si è ridotto il rossore per poi ridurre la frequenza gradualmente, fino a doverlo fare solo in caso di sporco eccessivo.

Altre neoformazioni cutanee sul cane: quando preoccuparsi?

Le forme che abbiamo descritto fino ad ora sono soprattutto infettive in cui batteri più o meno patogeni e spesso piogeni (cioè che possono formare pus) proliferano per poi regredire.

Esistono poi altre neoformazioni che si localizzano più spesso sulle labbra e nel cavo orale, ma che non disdegnano tutto il corpo del cane: i papillomi.

Papillomi nel cane cosa sono e come si curano

papilloma cane carlino

I papillomi sono piccole neoformazioni dovute a dei virus che riescono a replicarsi a livello cellulare creando delle neoformazioni (per lo più benigne) di dimensioni variabili, dai 2-3 mm fino a qualche cm.

Possono essere singole o piuttosto numerose (fino a 50 o più) di forma a cavolfiore di color carne o grigio-biancastro.

Il virus, che penetra attraverso discontinuità della cute (anche per contagio di ciotole, cibo, acqua e giochi in comune) si può localizzare a livello di:

  • palpebre
  • labbra
  • orofaringe
  • naso
  • congiuntiva
  • intorno agli occhi ecc

Di solito si risolve spontaneamente, soprattutto quando il cane ha un buono stato immunitario. In caso contrario può essere utile la rimozione di uno o due neoformazioni (con tecnica laser) per instaurare la regressione di tutte le altre.

La necessità di asportazione avviene soprattutto quando si ha il sospetto che il soggetto non sia immunocompetente e che quindi ci possa essere il rischio di una proliferazione maligna della patologia.

Inoltre, se le lesioni sono particolarmente grandi e localizzate in zone dove potrebbero facilmente ulcerarsi o dare fastidio (come nel caso di formazioni all’interno del cavo orale) può essere necessaria la loro asportazione chirurgica (spesso con il solo laser è possibile effettuarla) o attraverso la crioterapia. (Fonte)

Uno studio ha messo in evidenza il possibile ruolo del Papillomavirus nell’insorgenza di carcinomi squamosi, soprattutto associati a somministrazione di prednisone e ciclosporine.

Quali potrebbero essere le neoformazioni più frequenti e che aspetto hanno?

La maggior parte dei tumori cutanei si manifesta sotto forma di noduli.

Se, fino a qualche anno fa si aveva la tendenza ad attendere che la situazione evolvesse oggi si cerca di passare subito ad una stadiazione e valutazione diagnostica tramite ago aspirato della neoformazione per comprenderne la natura e poi, decidere di attendere o intervenire.

Vediamo i più frequenti.

Istiocitoma nel cane

L’istiocitoma è un tumore benigno della pelle, che colpisce soprattutto soggetti giovani, fino ai 2-3 anni di età.

Tipico soprattutto di alcune razze come il Labrador, Staffordshire terrier, Boxer e Bassotto, può colpire anche il cane Carlino.

L’aspetto è quello di una formazione rilevata, rosa-rossastra che, dopo circa 3 mesi va incontro a regressione spontanea.

Singoli o multipli (soprattutto nello Sharpei) si riscontrano più facilmente nelle zone:

  • testa
  • orecchie
  • collo
  • estremità degli arti.

Il trattamento consiste nell’attendere la sua regressione spontanea se si ha certezza diagnostica di istiocitoma benigno.

In caso la neoformazione si presenti in soggetti adulti oltre i 3-4 anni di età è sempre indicato fare diagnosi specifica, in quanto può essere una forma maligna che va incontro facilmente a metastasi (cioè a proliferazione anche in altri organi).

Il trattamento nella forma benigna è assolutamente sconsigliato, soprattutto con terapia cortisonica.

In caso però la neoformazione andasse incontro ad ulcerazione, perché posta in una zona dove può facilmente infettarsi o ferirsi, può essere indicata l’asportazione chirurgica.

Mastocitomi cutanei nel cane

Se l’istiocitoma si manifesta soprattutto nei soggetti giovani, al contrario il mastocitoma è caratteristico dei soggetti adulti.

La predisposizione di razza è per:

  • Boxer
  • Carlino
  • Boston terrier
  • Bulldog inglese
  • Labrador retriever
  • Beagle
  • Shar pei
  • Schnauzer.

Generalmente si manifestano sotto forma di bozzi o noduli cutaneisingoli o multipli, che oscillano nelle dimensioni e colore, più o meno arrossato.

Il mastocitoma, infatti è un tumore che deriva dalla anomala proliferazione di cellule chiamate mastociti che sono parte integrante del processo infiammatorio. Il rossore quindi dipende dalla maggior o minor entità dell’infiammazione che si instaura.

Localizzazione più frequenti nel cane sono:

  • tronco
  • regione perianale
  • estremità degli arti.

Se sono localizzate  nell’area genitale e delle dita, sono più spesso forme maligne. La neoplasia nel complesso è al 50% benigna. (Fonte)

La stadiazione, tipizzazione (benigno o maligno) e indagine per valutare la possibile presenza di metastasi darà poi indicazione per la terapia che potrà essere solo chirurgica o anche oncologica.

Lipomi nel cane

I lipomi sono delle neoformazioni benigne.
Costituite da cellule adipose, crescono piuttosto lentamente, sono palle di consistenza molliccia e tipiche dei cani obesi e/o in sovrappeso, sterilizzati e anziani.

Possono essere singoli o multipli e, di solito, non sono problematici a meno che non diventino di dimensioni tali da creare fastidio, soprattutto per la loro localizzazione: ad esempio a livello dell’ascella o in una parte dove può interferire con il movimento, o facilmente ulcerarsi.

Fondamentale anche in questo caso è la tipizzazione.

Una volta accertata la sua natura può essere lasciato in sede senza problemi, ma solo se si è certi della benignità.

Il sospetto di altra forma deve sempre essere presente in caso di crescita veloce della neoformazione.

La terapia consiste nella valutazione della dimensione.

La regressione può essere ottenuta anche con il miglioramento del regime alimentare e la diminuzione del peso corporeo.

Attenzione a non attendere troppo nella sua asportazione chirurgica perché se si attende quando il cane è troppo anziano per toglierlo (considerando anche il peso in eccesso) potrebbe non essere più in grado di sopportare una anestesia.

Infine bisogna fare particolare attenzione in caso si manifesti in soggetti non anziani e magri, valutando quindi una possibile concausa metabolica.

Altre neoformazioni cutanee e situazioni di cui preoccuparsi nel cane

Esistono poi altre situazioni che devono metterci in allarme in caso si manifestino.

  • Neoformazioni puntiformi rosse sotto la pancia e disseminate: potrebbero essere associate, soprattutto se avvengono improvvisamente, dopo un’uscita un rotolarsi nell’erba o dopo aver ingerito un alimento mai assunto, una reazione allergia importante.
    Anche piccoli ponfi sulla schiena in grandi quantità di solito sono dovuti a reazioni allergiche o da puntura di insetto.
    In questo caso è opportuno rivolgersi, al più presto al medico veterinario.
  • Pustole ulcerose sulla faccia e nelle zone senza pelo: potrebbero essere punture di insetto o di pappatacio infetto da Leishmania.
    Soprattutto se le ulcere fanno fatica a guarire e se sono raggruppate in più punti del corpo. In questo caso è importante rivolgersi al medico.
  • Noduli dolenti e caldi: in caso le formazioni siano dolenti al tatto, aderenti ai tessuti sottostanti, caldi è sempre bene rivolgersi la medico. Noduli di questo genere potrebbero presentarsi anche dopo una normale vaccinazione. Sono i cosiddetti granulomi vaccinali. In questo caso è importante rivolgersi al proprio medico per le cure necessarie.

In conclusione ogniqualvolta ci si accorga della presenza di una formazione anomala sul corpo del nostro cane è sempre bene rivolgersi al medico che possa fare tutte le valutazioni del caso, per essere più tranquilli e intervenire per tempo.


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