Menu
Cura e Salute

4 Malattie della pelle del carlino cui devi fare attenzione

Il cane carlino può essere soggetto a malattie cutanee piuttosto frequentemente, soprattutto se non è curato come si deve.
Ecco quali potrebbero essere e cosa dovresti fare per prevenirne l’insorgenza.

Malattie della pelle del cane carlino

Il cane carlino è particolare e più delicato di altri, soprattutto nell’apparato più esteso del suo organismo, quello tegumentario, così è chiamata la pelle in termine medico.

Il motivo risiede nella sua struttura: più spessa, rugosa e grassa rispetto ad altri.

In un tale habitat è più facile che i batteri, funghi e lieviti possano crescere e proliferare.

In realtà la pelle è ricchissima di microrganismi, che vivono su di essa in modo “pacifico” senza però trovare le condizioni ottimali per esplodere nella loro proliferazione.
Quando però le difese immunitarie cutanee (e interne dell’organismo) non sono più ottimali, i batteri riescono a prendere il sopravvento e da normali abitanti si trasformano in batteri patogeni.

Malattie cutanee del carlino: cause

Le malattie o dermatiti generiche della pelle del carlino, possono essere causate da:

  • riduzione delle difese immunitarie;
  • contatto con sostanze irritanti;
  • allergie;
  • parassitosi (pulci, zecche, acari);
  • altre affezioni, quali funghi o lieviti (a loro volta conseguenza di diminuita immunità);
  • alimentazione non corretta;
  • carenze di micro nutrienti;
  • ambiente troppo caldo e umido ecc, ecc.

In particolare il prurito è un sintomo che può portare il cane a provocarsi traumatismi anche gravi, che complicano la situazione, se non tenuto sotto controllo, fin da subito.

Quali sono dunque le malattie più frequenti a cui fare attenzione e come accorgersi della loro presenza? Vediamo.

Malattie della pelle del carlino: la piodermite

Per piodermite si intende una proliferazione esagerata di batteri sulla pelle che riescono a penetrare a causa di una riduzione della barriera superficiale.

In particolare sono batteri piogeni, cioè che sono in grado di formare pus.

Di norma questa forma di dermatite, se diagnosticata in tempo, può essere trattata con una semplice disinfezione della parte, soprattutto se rimane localizzata in un punto solo della pelle, ma se dovesse riuscire a diffondersi a più parti, necessita certamente l’utilizzo di antibiotici, previa verifica e coltura batteriologica per evidenziare quale farmaco abbia la miglior efficacia.
Inoltre è da verificare la causa dell’infezione attraverso la ricerca di una eventuale patologia sottostante che abbia ridotto le difese immunitarie.

La localizzazione più frequente è tra le zampe, con ponfi più o meno grandi, rossi e dolorosi, insieme alle pieghe sotto le labbra, sempre particolarmente umide, che insorgono più facilmente in estate con il caldo umido.

Quando scoppiano normalmente smettono di dolere e guariscono spontaneamente. E’ comunque sempre consigliato, soprattutto se sono frequenti, far verificare il cane dal veterinario, che potrebbe valutare la situazione.

Attenzione!! E’ assolutamente sconsigliato utilizzare pomate antibiotiche per queste affezioni soprattutto in automedicazione, per evitare che si possano instaurare fenomeni di antibiotico resistenza.
Molto meglio delle normali pomate disinfettanti.

Se i ponfi sono tanti e piccoli, la soluzione migliore sarà quella di passarli con una soluzione disinfettante alla clorexidina, ma se persistono certamente consultare il veterinario.

Malattie cutanee de carlino: la Malassezia

La dermatite da Malassezia è piuttosto frequente, dovuta alla proliferazione esagerata del lievito sulla pelle, normalmente abitante la cute, provoca accessi di prurito, oltre ad ispessimento e cambio di colorazione della stessa.
Altra caratteristica è quella di rendere particolarmente maleodorante il cane.

Ne abbiamo parlato in modo molto esaustivo in questo articolo, se vuoi approfondire.

Ciò che preme ricordare è che questa malattia è sempre causata da una riduzione delle difese immunitarie del cane, il quale quindi sarà soggetto a recidive se non si risolvono le cause scatenanti.

Il prurito anche alle orecchie può essere davvero tanto fastidioso da essere estremamente dannoso, per i traumi che può causarsi il cane.

Il trattamento, insieme ad una approfondita diagnosi della causa, sarà lungo e comprendente sia shampoo medicati che pomate locali con principi attivi antifungini.
In situazioni di particolare gravità, potrebbe essere necessario anche l’uso di farmaci da somministrare per bocca.

E’ molto importante non interrompere il trattamento anzitempo, per non incorrere in recidive anche più violente.

Malattie della pelle del cane carlino: la rogna rossa o demodettica

La rogna demodettica è dovuta ad un acaro (il Demodex Canis) ed è malattia la cui predisposizione pare essere trasmessa geneticamente.
Questo infatti è presente nei follicoli piliferi di tutti i cani e passa dalla madre al figlio alla nascita, ma si ammalano solo quei soggetti che hanno un difetto immunitario genetico che non consente loro di difendersi.

In questi la malattia si manifesta con forte prurito e assenza di pelo in parecchie zone del corpo fin da cuccioli.

Se invece si ha una forte debilitazione, dovuta a malattie tumorali o metaboliche, oppure per trattamenti con farmaci cortisonici per lungo periodo, allora la malattia può manifestarsi anche da adulto.

La diagnosi può essere fatta solo attraverso un raschiato cutaneo profondo, che metta in evidenza l’acaro.

Il trattamento deve essere affrontato con il medico che somministrerà farmaci ad hoc, insieme a shampoo medicati.

Malattie della pelle del cane carlino: le micosi.

Anche queste associate a diminuzione delle difese immunitarie, i funghi possono creare zone alopeciche rotonde e pruriginose, con pelle più arrossata e umida.
Le lesioni sono piuttosto caratteristiche e di facile individuazione.

Tipiche le zone colpite: mento, zampe, addome, testa, ma tutto il corpo può essere colpito.

Il trattamento è efficace soprattutto attraverso soluzioni in pomata o shampoo antimicotici da applicare per periodi piuttosto lunghi, soprattutto anche dopo che le lesioni sono scomparse.
In caso di infezioni particolarmente estese, sarà utile anche una terapia sistemica (cioè con farmaci da somministrare per bocca).

Particolare attenzione ai bambini e alle donne in gravidanza e in generale tutte le persone in grave stato di debilitazione immunitaria, perché potrebbero facilmente contaminarsi.
Sarà quindi molto importante effettuare disinfezioni ambientali profonde con soluzioni a base di clorexidina, insistendo soprattutto sui tessuti dove il cane resta più a lungo, ma comprendendo anche cappottini, guinzagli e le ciotole del cibo.

Malattie allergiche della pelle del cane carlino.

malattie pelle carlino

Infine una menzione anche alle forme allergiche di dermatiti nel cane, piuttosto frequenti, sia per allergie di tipo ambientale (erbe infestanti, acari, materiali vari) che alimentare.

Queste si manifestano soprattutto attraverso il prurito insistente che porta a lesioni cutanee che quindi si complicheranno nelle affezioni sopra descritte.

Di dermatite allergica (atopica) abbiamo parlato in questo articolo, molto dettagliato, in quanto l’argomento è particolarmente complesso, soprattutto per quanto riguarda l’iter diagnostico necessario alla definizione della malattia. Ti consiglio di leggerlo, soprattutto per verificare che il tuo cane non stia assumendo farmaci contro il prurito senza motivo (considerando anche la loro tossicità).

Prevenzione delle malattie della pelle nel cane carlino.

Come avrai capito, le malattie della pelle sono soprattutto legate a problemi di immunità dell’organismo.
in linea di massima se il tuo cane ha un buono stato di salute, anche la sua pelle lo sarà.

Molto importante nel mantenimento di questa situazione ottimale è la sua alimentazione.

Una dieta ottimale è costituita da:

  • sostanze nutritive di alta qualità;
  • bilanciata nei macro e micro elementi;
  • priva di elementi “scorie” come conservanti o sostanze di derivazione industriale (derivati della carne ad esempio), presenti in quantità massiccia in alcuni alimenti commerciali di bassa qualità;
  • composta da alimenti il più possibile freschi e/o poco lavorati.

Affidarsi a dieta casalinga, formulata da professionisti nutrizionisti, oppure ad alimenti commerciali umidi di alta qualità, è una buona partenza.

Anche l’integrazione e il nutrimento corretto dell’intestino sono molto importanti. Una microflora batterica intestinale integra consente al sistema immunitario di rimanere forte e ben funzionante.

Fare dei cicli di integratori con fermenti lattici può aiutare in tal senso.

Inoltre un ruolo importantissimo l’hanno gli acidi grassi essenziali, omega 3 e 6.

Una dieta ricca di questi queste sostanze (sempre correttamente bilanciate dal nutrizionista) può fare la differenza tra la salubrità e la malattia cutanea.
Queste sostanze infatti sono in grado di migliorare le giunzioni tra le cellule dell’epidermide, consentendo quindi di mantenere sano lo strato idrolipidico superficiale e rendendo più complicata l’infiltrazione dei batteri negli strati sottostanti.


No Comments

    Leave a Reply