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Storia

Il carlino in Italia e l’incredibile storia della sua evoluzione

Il carlino nasce in Cina più di 3000 anni. Era il cane prediletto dagli Imperatori cinesi e proprio in queste corti veniva allevato e accudito con amore.
Solo sul finire del 1500 viene importato in Europa, tramite la Compagnia delle Indie, per essere trattato come un bene molto prezioso.

L’arrivo del carlino in Italia

Il suo carattere dolcissimo e soprattutto il suo aspetto sontuoso ed esotico, l’hanno fatto diventare, anche nel continente europeo, una razza molto ricercata soprattutto dalle dame dell’alta borghesia.
Dapprima approdato in Olanda nel XVI secolo grazie al commercio con la Cina della Compagnia delle Indie, il carlino non ci ha messo molto ad espandere i suoi esemplari in tutta Europa.

Leggi anche: Storia ed evoluzione del cane carlino in Europa

L’arrivo del nostro amato carlino in Italia, ha qualcosa di davvero incredibile e singolare.
Alcuni pensano che, nel nostro Paese, sia apparso già nel periodo degli antichi Romani perchè fu proprio Plinio il Giovane a definirlo Multum in Parvo, ovvero, moltissimo cane in un piccolo spazio.

Durante il Medioevo si persero le tracce di questo cane; ritroviamo solo la scultura raffigurante la testa di un carlino nel Museo del Duomo di Milano, opera dello scultore toscano Tino di Camaino (1285-1337).

Il carlino, un cane commediante

Il Cagantino o Camuso, che significa appunto cane carlino diventa popolare in Italia nel XVIII secolo quando Silvio Forillo, importante attore teatrale, introdusse la commedia di Pulcinella a Napoli.

Il carlino fu utilizzato per interpretare Toby, poiché, più del barboncino, si prestava a quest’opera buffa.

Quando l’opera fu presentata alla corte inglese di William III con il nome di “Punch and Judy”, fu certamente un carlino ad interpretare la parte di Toby.
Punch e Judy sono due maschere inglesi: la figura predominante è quella clownesca di Punch, derivata dal Pulcinella della commedia dell’arte italiana, prima approdato in Francia come Polichinelle e di qui giunto a Londra come Punchinello – in seguito abbreviato in “Punch”. 

La preziosa testimonianza della signora Thrale

Non sono disponibili molti documenti sulla presenza dei carlini in Italia, tuttavia, fanno eccezione gli scritti di Mrs. Hester Piozzi, detta anche la signora Thrale.
Donna intelligente e divertente che, nel diario dei suoi viaggi “The Piozzi Letters“, risalente al 1786, li descrive così:

ester piozzi libro

“Trapiantato dall’Olanda, portatovi originariamente dalla Cina, sembra prosperare particolarmente bene in questa parte del mondo.

Il piccolo carlino, o mastino olandese, a cui le nostre signore inglesi erano un tempo tanto affezionate e che, il povero Garrick (il più grande attore teatrale inglese del ‘700), mise in ridicolo nella celebre satira drammatica chiamata “Lethe”, ha abbandonato Londra per Padova.

Qui viene ripristinato felicemente ai suoi ex onori, ed ogni carrozza che incontro ha su un carlino.”

La signora Piozzi commentò che questi cani, così come altre razze di piccola taglia, fossero trattati con una gentilezza esagerata e considerazione in Italia.

Il carlino come un bambino.

Il carlino è senza dubbio un cane molto “umano” sia nella morfologia che nei sentimenti che trasmette.
Questa sua caratteristica era già piuttosto evidente quando, sul finire del ‘700, veniva accudito come un membro della famiglia.

Fotografia d’epoca di un carlino su una carrozzina vestito come un neonato. Non sappiamo l’epoca esatta di questa foto

Una storia nel libro della signora Piozzi mi ha davvero colpita e te la riporto così come lei stessa la racconta:

“Un vero uomo verace, ieri mattina, mi raccontò che la sua povera moglie aveva il cuore spezzato poiché il suo cane era stato investito.

“Perchè”, disse lui, “dopo aver allattato lei stessa la bella creatura, lo amava come uno dei suoi figli”.

Lo pregai di ripetere la storia, così che nessun errore di comprensione potesse essere fatto, lo fece, ma vedendomi scioccata, o vergognosa, o vedendo in me qualcosa che non gli piaceva, mi disse: “Perché, Signora, è una cosa abbastanza comune fra le donne e gli uomini di un certo ceto sociale, allattare i propri cagnolini”.

Non per altro, un altro nome del carlino in Italia era Il fanciullino.


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