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Storia

La storia di Fortunè, il carlino che tenne testa a Napoleone Bonaparte

In Francia il carlino fu molto apprezzato grazie al suo aspetto esotico e sontuoso, ma anche per il suo carattere fiero e dolcissimo. Molti i personaggi famosi che ne hanno posseduto uno, primo fra tutti Napoleone Bonaparte.

Grazie agli scritti di Miss Estelle Ross nel suo libro Book of Noble Dogs, e di Frèdèric Masson nel suo libro Josephine, Empress and Queen (1899), possiamo ricostruire la storia e l’amore di Madame Bonaparte per i carlini.

La vera storia di Napoleone, Giuseppina e la carlina Fortunè

Raffigurazione di Giuseppina Bonaparte con in braccio la carlina Fortunè e in piedi Napoleone

Madame Josephine Beauhaernais, futura moglie di Napoleone Bonaparte, possedeva un carlino di nome Fortunè.
Durante la Rivoluzione Francese, fu imprigionata nel monastero carmelitano di Les Carmes, nella stessa cella con Madame Tussaud, l’ideatrice del museo delle cere vicino a Baker Street.

Solo una creatura aveva il permesso di far visita a Giuseppina: il suo carlino Fortunè, che nel frattempo, era stato affidato alle cure di Napoleone.
Giuseppina usava furbescamente il suo cane per portare alla sua famiglia, e al futuro consorte, messaggi segreti nascosti nel suo collare.

Napoleone non era particolarmente amante di questo cane, descritto come brutto, un pò bastardo, lungo nel corpo e basso nella gamba, color ruggine, con il muso nero e la coda riccia.

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Tra moglie e marito, c’è Fortunè

Dopo la morte di Robespierre, il regime del terrore giunse al termine e i prigionieri furono liberati e Giuseppina sposò Napoleone.

La predilezione di Giuseppina per il suo cane, portò ad un litigio con Napoleone durante la loro prima notte di nozze. Il carlino, che detestava l’imperatore, gli impediva ostinatamente l’ingresso nella stanza della moglie.

Levy, in La Vie Intime, ricorda una conversazione che il generale ebbe con Arnault, in merito al cane della consorte che dormiva sdraiato sul sofà:

Era il padrone assoluto del letto di Madame, quando la sposai chiesi, inutilmente, di allontanarlo, ma mi dissero che avrei dovuto scegliere una diversa sistemazione o accettarlo. Quindi, sebbene contrariato, non ebbi scelta: si trattava di prendere o lasciare. Il diletto cane di Madame fu meno accomodante e porto ancora i segni del suo disappunto sulla mia gamba.

Il generale portò rancore per alcuni mesi ma poi scrisse alla sua consorte l’invio di “un milione di baci anche a Fortunè, nonostante la sua cattiveria”.

Purtroppo alla piccola carlina Fortunè è toccata una triste morte, fu uccisa dal grosso bulldog inglese del cuoco, mentre giocava nel giardino di Montebello.

La nuova carlina Fortunè

Giuseppina era così disperata che ne prese subito un altro, una femmina, alla quale dette lo stesso nome.

Madame era così attaccata a questo piccolo animale che contattò Moscati, il più celebrare medico di Milano, per assisterla in una malattia. Questo episodio portò Moscati sotto le attenzioni di Napoleone, che lo rivestì di alcune delle più alte cariche onorarie.

Il nuovo arrivato era molto tranquillo nelle sue abitudini, dormiva nella camera dell’imperatrice tranquillamente su una sedia vicina al letto.

Da allora Fortunè fu sempre al fianco di Napoleone nel corso di molte vittoriose battaglie.

La leggenda narra che quando Napoleone e Giuseppina si separarono, l’imperatore non potè più portare la cagnolina con sè in battaglia.

Fu la volta di Waterloo, e la fine la conosciamo tutti!

Giuseppina Bonaparte non fu l’unica donna famosa ad essersi perdutamente innamorata del carlino, celebre fu anche la storia di Maria Antonietta.


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