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Cura e Salute

Malassezia nel cane carlino: ecco cosa devi sapere

Sulla malassezia del cane carlino potrei scrivere un libro intero. Entrambe le mie carline ne hanno sofferto (la foto che vedi in copertina è Lisa nel 2017 appena adottata) e quasi tutti i carlini che conosco ci hanno dovuto fare i conti almeno una volta nella loro vita. Mi sono fatta una certa “cultura” in merito a questo problema che affligge tantissimi amici dalla coda riccia.

Dermatite da Malassezia nel cane: ma cos’è?

La malassezia è un lievito, un microrganismo che appartiene alla normale flora microbica cutanea e che, in condizioni particolari, comincia a svilupparsi e riprodursi in modo esagerato, provocando danni. È spesso una patologia secondaria ad altre della pelle o metaboliche che vanno quindi indagate per riuscire a guarire completamente il cane.

Del genere malassezia, ne esistono diversi, ma è il Pachydermatis che più frequentemente viene isolato e riconosciuto come patogeno in caso di malattia.
Se tu dovessi far esaminare il tuo cane, troveresti questo lievito un po’ dappertutto.
Nei soggetti sani infatti, vive normalmente nei condotti uditivi, in bocca e nella cute intorno ad essa, sulla cute del nasovaginaano, negli spazi interdigitalizona ascellare ed inguinale.
E’ presente fin dalla nascita e vive soprattutto nella parte terminale del pelo, per essere proprio precisi.

La Malassezia nel cane: perché si sviluppa e come?

malassezia dermatite cane carlino

Perché si scatena e perché in un soggetto può essere più grave rispetto a da un altro?

Esistono due fattori  importanti da considerare nel meccanismo per cui si instaura la malattia (nella patogenesi quindi):
virulenza del lievito
risposta immunitaria del soggetto

La virulenza maggiore o minore, potrebbe essere dovuta alle diverse varianti dello stesso lievito malassezia pachidermatis (da tre a sette).
E’ possibile che abbiano capacità diverse di intaccare lo strato cutaneo, indebolendolo, grazie alla formazione di enzimi che distruggono il film lipidico che protegge e garantisce l’ impermeabilità della pelle.
Si formeranno così delle sostanze che inducono infiammazione e prurito, oltre ovviamente ad aprire una barriera che impediva ad altri microrganismi di penetrare.

Ma è anche la differente risposta immunitaria dell’animale che può essere differente da caso a caso.
Il lievito scatena una risposta infiammatoria, ed una di tipo allergico, causando intolleranza al lievito stesso.

Il risultato è una lichenificazione della pelle, cioè un ispessimento che serve a difendersi dal lievito.

La pelle risulta scura, dal colore grigiastro, è detta anche pelle di elefante, questa definizione rende moltissimo l’idea.

Nella foto qui da parte puoi vedere come era ridotto il collo di Lisa.

Fattori predisponenti la dermatite da Malassezia.

Esistono delle condizioni che predispongono alla malattia.
Molte sono le razze predisposte e sono tipicamente, quelle con pieghe della pelle più abbondanti, ma non soltanto:

  • Carlino,
  • Sharpei,
  • Bull Dog,
  • Basset Hound,
  • West Highland White Terrier,
  • Bassotto,
  • Cocker Spaniel,
  • Shih Tzu,
  • Setter Inglese,
  • Cane Corso.

Queste le razze in cui si manifesta più facilmente, ma in realtà si può incontrare in tutti i cani.
Altri fattori predisponenti sono:

  • caldo umido,
  • diminuzione delle difese della pelle,
  • dell’organismo in generale (ipotiroidismo ad esempio),
  • patologie cutanee concomitanti.

Altre malattie concomitanti possono essere:

  • dermatiti allergica da morso di pulce;
  • demodicosi,
  • diabete,
  • Sindrome di Cushing,
  • Leishmaniosi,
  • allergie alimentari, e/o cutanee,
  • piodermiti.
    In caso di piodermite, è possibile che si instauri un rapporto simbiotico di vicendevole beneficio, tra i batteri che la scatenano ed il lievito.

Il ruolo della dermatite atopica è quello più importante.
E’ in questi soggetti infatti che si predispone più frequentemente la crescita smisurata del lievito a causa del continuo grattamento e dei traumi conseguenti che il cane si provoca (come nel caso di Lisa).

Ma veniamo al dunque e capiamo quindi come riconoscere questa fastidiosa dermatite.

Sintomi di dermatite da Malassezia nel Carlino (ma non solo).

Sapevi che la sesta diagnosi in Italia, per le dermatiti nel cane è di Malassezia?
E’ quindi il caso che tu legga bene questa parte per saper riconoscerla.

Per prima cosa diciamo che tutti i cani a tutte le età son soggetti, nonostante siano maggiormente frequenti in cani giovani e che hanno già una patologia in corso.
E’ importante sottolineare questo fatto perché spesso, soprattutto se ci si focalizza solo sulla Malassezia nella terapia, questa tende a recidivare se non si risolve anche la malattia sottostante.

sintomi di Malassezia sono:

  • eritema,
  • esfoliazione,
  • seborrea,
  • alopecia,
  • prurito,
  • odore di burro rancido.

Nei casi cronici si ha anche:

  • iperpigmentazione,
  • lichenificazione, cioè un ispessimento cutaneo a strati irregolari.

Dove si manifestano questi segni?

Soprattutto dove c’è abbondanza di pelle rugosa ed in particolare:

  • pieghe cutanee (incluse le regioni ascellare e inguinale),
  • muso,
  • orecchie,
  • la regione inferiore del collo,
  • gli spazi interdigitali,
  • le pieghe ungueali,
  • regione perineale.

Queste regioni possono essere interessate tutte assieme oppure singolarmente.

Otite da Malassezia nel cane carlino

La dermatite da malassezia nel cane è spesso associata ad otite del condotto uditivo esterno. Ancora più frequente, nel cane carlino, la manifestazione di malassezia solo nelle orecchie.
Sia Lisa che Lulù ne hanno sofferto ma con la giusta cura non è stato difficile sconfiggere il lievito nelle orecchie in breve tempo.

Spesso la dermatite da Malassezia si manifesta anche come otite, con una produzione di cerume abbondante, scuro e maleodorante.

Se non curata per tempo può intaccare anche la pelle del padiglione auricolare (vedi foto).

È molto importante avere una diagnosi certa di malassezia nelle orecchie per procedere al trattamento adeguato per scongiurare il proliferare del lievito (ti spiego più giù come fare).

Diagnosi di dermatite da Malassezia nel cane, come avviene?

La diagnosi di malassezia si effettua attraverso l’evidenza di una grande quantità di lievito sulla pelle.
Il medico potrà prelevare in modo totalmente indolore e con metodi assolutamente non invasivi, parti cellulari di pelle (o di cerume se si tratta delle orecchie), ed osservare al microscopio, dopo averli trattati e colorati in modo adeguato, la presenza massiccia della malassezia.

In realtà la certezza della diagnosi si avrà solo quando si avrà anche una risposta adeguata alla terapia.
Una volta accertata però la dermatite, sarà fondamentale affrontare anche il perché della sua insorgenza.
Senza questo approccio, si ripresenterà e recidiverà.

Terapia della dermatite da Malassezia

La terapia specifica della malassezia in realtà non presenta grandi difficoltà, essendo il lievito sensibile alla maggior parte dei principi antifungini oggi utilizzati.
Ciò che peggiora però la prognosi è la sottostante malattia che l’ha scatenata.
Quindi se la terapia è focalizzata solo ed esclusivamente sulla eliminazione del lievito, questo prima o dopo ricomparirà con recidive.

Molto importante sarà quindi aumentare le difese immunitarie del soggetto attraverso un’integrazione sia per la flora intestinale, che per il ripristino del film lipidico che protegge la cute.

Lo strato cutaneo trae grande beneficio dall’integrazione nella dieta del giusto quantitativo di Acidi Grassi Essenziali Omega 3 (contro l’infiammazione in particolare) ed Omega 6.
Questo rapporto idealmente dovrebbe essere di 1:5 o superiore.
Studi recenti hanno infatti dimostrato che questo rapporto migliorerebbe, in cani con patologie croniche e/o infiammatorie, lo stato immunitario del soggetto.
Essendoci un processo infiammatorio in corso, proprio a livello cutaneo, è importante che siano soprattutto gli Omega 3 ad essere maggiormente presenti nella dieta, in quanto essi contribuiscono a diminuire la produzione di sostanze che la instaurano.

Trattamento topico della Malassezia

È importante sottolineare che la pelle in questa situazione si trova ad avere una lesione nella sua struttura, che va quindi ripristinata con prodotti ad uso topico.
Si dovrà ricorrere a sostanze attive nei confronti dell’infiammazione locale.

Ho passato molti momenti delle mie giornate a spalmare creme su Lisa, ne ho provate di moltissimi tipi e alla fine ho creato la crema perfetta contro la malassezia.
Insieme al laboratorio erboristico che segue i miei prodotti da anni, ho realizzato una crema ricca e nutrienti 100% naturale, a base di oli essenziali ed arricchita da fiori di Bach.

L’ho chiamata CREMA LISINA in onore della carlina che me l’ha ispirata e la puoi acquistare qui.

CREMA LISINA

Le proprietà antinfiammatorie e antiallergiche dell’Elicriso unite all’azione lenitiva e rinfrescante dell’Aloe e della Calendula rendono questa crema particolarmente adatta al trattamento topico della dermatite e di altre dermopatie.

Contiene sei oli essenziali con spiccate proprietà antisettiche e antistaminiche. La lavanda ha un effetto rilassante potenziato dall’energia dei Fiori di Bach che aiutano l’animale tormentato dal prurito. 

Terapia dell’otite da Malassezia

Per quanto concerne l’otite da malassezia, la sua terapia consiste in un accurato lavaggio del condotto uditivo con asportazione del cerume.
E’ fondamentale asciugare bene l’orecchio in quanto l’ambiente umido è favorevole allo sviluppo del lievito.

In questo caso, per entrambe le mie carline, ho utilizzato il potere antimicotico dell’argento colloidale ionico.

Prevenzione della dermatite da Malassezia

Cosa fare quindi per avere un carlino sempre sano e libero dalla malassezia?

Come potrai ben immaginare la salute del tuo cane passa prima di tutto dalla sua alimentazione: sana, equilibrata e fatta con materie prime di qualità.
Se devi utilizzare mangimi, cerca di utilizzare preferibilmente quelli umidi che sono meno lavorati e comunque affidati sempre ad un buon nutrizionista che potrà consigliarti il meglio anche per una dieta casalinga.

La pulizia e l’igiene della pelle del tuo cane è poi fondamentale, soprattutto in quelle parti dove le pieghe cutanee sono più spesse ed aderenti le une alle altre e dove quindi, il lievito può più facilmente insediarsi e crescere.

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con la Dott.ssa Silvia Bonasegale Camnasio

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